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Capelli colorati, croce e delizia: per alcuni una scelta, per altri una necessità! Detto questo, i capelli colorati sono più fragili di quelli naturali e se vogliamo goderci una chioma colorata, luminosa e piena di vita per molto tempo, dobbiamo seguire delle semplici regole prima e dopo la colorazione.
Prima della colorazione dobbiamo porre attenzione sulla scelta del colore che andremo ad applicare, cercando prodotti il più naturali possibile, in modo da limitare al massimo i danni che gli agenti chimici possono causare.
Dopo la colorazione:
1. Aspettare pazientemente 72 ore prima di fare lo shampoo ai capelli appena colorati La maggior parte dei trattamenti di colorazione funzionano aprendo gli strati delle cuticole delle ciocche di capelli per una penetrazione profonda dei pigmenti di colore. Dopo il servizio, le cuticole si chiuderanno lentamente per sigillare il pigmento stesso all’interno del capello. Se lavate i capelli troppo
La scelta del biberon giusto è una delle tante decisioni importanti per ogni genitore. Questo strumento, apparentemente semplice, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel benessere del neonato. In un'epoca in cui le opzioni sono numerose e le informazioni abbondanti, è essenziale avere una guida chiara e dettagliata per orientarsi nella selezione del biberon più adatto alle esigenze del proprio bambino.
A parte la dimensione, la forma, il tipo di tettarella, un aspetto cruciale su cui porre maggior attenzione è il materiale del biberon. Tradizionalmente, i biberon sono stati realizzati in vetro o plastica. Da qualche anno si stanno affacciando sul mercato anche i biberon in silicone e acciaio, vediamo quali le caratteristiche di ciascuno.
Biberon in vetro
Il vetro, materiale naturale costituito dall’ossido di silicio, è quello con cui storicamente venivano prodotti i biberon. Tale materiale presenta alcuni innegabili vantaggi. Innanzitutto,
L’artrosi è una patologia ossea degenerativa che colpisce oltre 4 milioni di italiani, soprattutto in età avanzata. Purtroppo non c’è una vera e propria cura per l’artrosi, ma gli studiosi lavorano per trovare approcci che permettano di rallentare la progressione della malattia e, naturalmente, per prevenirla. In questo senso, possiamo affermare che sì, si può combattere l’artrosi con l’alimentazione.
Perché attraverso la giusta alimentazione:
si possono andare a colmare squilibri che aggravano il processo artrosico; si può combattere lo stress ossidativo, causa dell’invecchiamento delle articolazioni. Una buona dieta per combattere i sintomi dell’artrosi deve mirare all’effetto antinfiammatorio e, per alcune persone, anche a quello dimagrante. Infatti è opportuno tenere sotto controllo il peso, per non gravare ancor più sulle articolazioni.
Dieta contro i disturbi delle artrosi
1. Alimenti anti-infiammatori: Alcuni cibi possono aiutare
L’Aloe Vera, una pianta venerata da civiltà antiche come gli Egiziani, gli Assiri e gli Indiani, è universalmente riconosciuta come una “meraviglia naturale”. Con più di 200 composti attivi e oltre 75 nutrienti essenziali nel suo succo, l’Aloe Vera rivela proprietà terapeutiche straordinarie.
Composizione e Principi Attivi
Il gel contenuto nelle foglie carnose e lanceolate dell’ Aloe Vera è una ricca miscela di acqua, vitamine (A, C, E, B1, B2, B3, B6, B12), minerali (calcio, magnesio, zinco, manganese), enzimi, aminoacidi e polisaccaridi. Questi componenti conferiscono all'Aloe Vera le sue notevoli proprietà terapeutiche.
In commercio ormai l’aloe vera, è disponibile sotto forma di gel, creme, lozioni, succhi e bevande, integratori alimentari. Quando si sceglie un prodotto contenente aloe vera, è importante leggere attentamente l'etichetta e verificare la percentuale di aloe vera presente, nonché gli altri ingredienti aggiunti. È consigliabile optare
Il cibo, che ha la ovvia funzione di nutrire e dare energia al nostro corpo, ha anche sempre svolto la funzione di collante sociale, come senso di appartenenza alla comunità, come occasione di scambio e condivisione.
I celiaci, si trovano, non per scelta, a dover affrontare un grosso cambiamento della dieta, non solo sul piano alimentare, ma anche personale, perché tocca la sfera sociale, cioè influisce in tutte le relazioni sociali di una persona. Aderire con costanza alla dieta senza glutine è molto difficile, soprattutto se la malattia viene diagnosticata in età adolescenziale o adulta. Vengono influenzati tutti quei momenti di condivisione dei pasti, sia in casa sia fuori casa, nella scuola e nel lavoro.
Per questo motivo il Ministero italiano definisce la celiachia come malattia sociale (legge 123/05), perché porta un danno sociale in termini di relazioni, poiché il celiaco spesso dovrà fare una selezione sulla quantità e qualità delle relazioni sociali da tenere, soprattutto
Soggette ai frequenti cambiamenti meteorologici caldo/freddo, all’azione del vento e dei raggi solari, le labbra si screpolano, si disidratano e diventano secche facilmente. Inoltre, la mancanza naturale di cheratina favorisce la formazione delle rughette del contorno labbra (il cosidetto codice a barre!). Ecco perché si consiglia di introdurre all’interno della propria routine di bellezza quotidiana un balsamo labbra.
La scelta tra balsamo labbra stick o burrocacao, in commercio, è molto vasta. È importante sapere che il balsamo labbra migliore è privo di siliconi ed è costituito non solo da cera ma anche da burri e oli vegetali, sostamze naturali.
Benefici balsamo labbra I benefici derivanti dall’utilizzo di un buon balsamo labbra, sono diversi, ecco i principali:
proteggere dai dai raggi del sole e dagli agenti atmosferici, e quindi contrastare secchezza e screpolature (effetto barriera) idratare intensamente e contrastare la secchezza
Tra i micronutrienti che negli ultimi anni sono diventati oggetto di maggiore attenzione durante la gestazione, c’è indubbiamente la vitamina D.
La vitamina D conosciuta anche come la vitamina del sole, vitamina liposolubile necessaria all’organismo in ogni fase della sua vita, e in particolare durante lo sviluppo e la crescita, poiché favorisce l’assorbimento del calcio, essenziale per la salute di denti e ossa. Si tratta però di una vitamina coinvolta anche nella buona formazione del sistema immunitario e nel funzionamento del sistema nervoso.
Durante la gestazione la vitamina D gioca però un ruolo ancor più strategico, dal momento che il nascituro prende tutte le vitamine e i sali minerali a lui necessari proprio dalla mamma. Se la madre, quindi, ha una carenza di vitamina D, lo sarà anche il bebè.
A che cosa serve la vitamina D in gravidanza
Il ruolo tradizionale della vitamina D è quello di regolare il metabolismo